MOISSAC

Regione Midi Pyrénées
Dipartimento Tarn Et Garonne
Guide M463-TC245
Mappa 146B4
Abitanti 12.321
Altezza s.l.m. mt
Sito Internet Vedi

II turista italiano ritroverà a Moissac un'autentica città mediterranea ricca di mercati e di una vita che si svolge all'aperto tra gli infuocati colori dei palazzi cittadini. Ma sono l'abbazia di San Pietro e il suo chiostro dai 76 capitelli a richiamare i turisti da tutto Il mondo, ispirare Umberto Eco nel libro "II Nome delia Rosa" e convincere l'Unesco a dichiarare il complesso Patrimonio mondiale dell'umanità.


COSA VEDERE



  • L'ABBAZIA - CHIESA DI S.PIETRO - Dell'antica abbazia resta solo l'atrio campanile, fortificato verso il 1180.

    All'esterno, si distinguono nettamente i due diversi periodi di costruzione della navata con una parte romanica (in pietra) e un'altra gotica (in mattoni).

  • MOISSAC-Abbazia, Portale

    Abbazia, Portale

    MOISSAC-Abbazia, Portale

    Abbazia, Portale

    Portale meridionale - II timpano di questa portale, realizzato verso il 1130, è tra i capolavori della scultura romanica. II tema trattato è quello della visione dell'Apocalisse secondo S. Giovanni Evangelista.

    Al centro della composizione trionfa il Cristo, cinto da un'aureola, che tiene nella mano sinistra il Libro della vita, e alza la mano destra in un gesto di benedizione. I tratti fortemente segnati, gli occhi brillanti, la barba e i capelli ripartiti in ciocche simmetriche contribuiscono al senso di potenza e solennità trasmesso dalla sua persona.

    E’ circondato dai quattro evangelisti, rappresentati attraverso i loro simboli: un giovane uomo alato (S. Matteo), un leone (S. Marco), un toro (S. Luca) e un'aquila (S. Giovanni). Semplicemente magnifico. II resto del timpano presenta i ventiquattro vecchi dell'Apocalisse che, disposti su tre registri sovrapposti, girano i loro volti stupiti verso il Cristo (in posizioni talvolta scomode!).

    Questo insieme poggia su un interessante architrave, decorato da otto rosoni incorniciati da un cavo che esce dalla bocca di due mostri, posizionati a ogni estremità. Il pilastro del portale, imponente, è un bel blocco monolitico ornato da tre coppie di leoni rampanti, i cui corpi a X si sovrappongono; sulle facce laterali sono scolpite le due figure longilinee di S. Paolo, a sinistra, e di Geremia, a destra. Sui piedritti appaiono S. Pietro, patrono dell'Abbazia, e il profeta Isaia.

    MOISSAC-San Pietro, Madonna della Pietà

    San Pietro, Madonna della Pietà

    MOISSAC-St Pietro, La fuga in Egitto

    St Pietro, La fuga in Egitto

    Interno - Si penetra nel nartece la cui volta poggia su otto imponenti semicolonne, con grandi capitelli dalle forme stilizzate (XI e XII sec.), a sostegno di quattro costoloni a sesto acuto.

    La navata ha conservato una parte degli arredi. Da notare una Vergine della Pietà del 1476, un'affascinante Fuga in Egitto della fine del XV sec., un bel Cristo romanico del XII sec. e per finire una Deposizione del 1485.

    Il coro è circondato da un recinto in pietra scolpita, del XVI sec., dietro cui appare un'abside carolingia. Stalli del XVII sec. In una nicchia sotto l'organo, sarcofago merovingio in marmo bianco dei Pirenei.

    Chiostro -Accesso tramite l'Ufficio del Turismo.

    MOISSAC-Abbazia, Chiostro

    Abbazia, Chiostro

    MOISSAC-Abbazia, Chiostro

    Abbazia, Chiostro

    MOISSAC-Abbazia, Chiostro

    Abbazia, Chiostro

    MOISSAC-Abbazia, Chiostro

    Abbazia, Chiostro

    MOISSAC-Abbazia, Chiostro

    Abbazia, Chiostro

    Questo chiostro della fine dell'XI sec. è ricco di fascino; si distingue per la leggerezza delle arcate e delle colonne, in alternanza semplici o binate, l'armonia dei toni dei diversi marmi e la ricchezza delle decorazioni scultoree.

    Ammirate le quattro gallerie, dotate di copertura con travi apparenti,

    che poggiano su 76 arcate rafforzate da pilastri agli angoli e al centro dei lati. Questi pilastri, rivestiti da blocchi di marmo provenienti da antichi sarcofagi, sono decorati da bassorilievi: da notare le figure di nove apostoli e, sui pilastro al centro della galleria situata al lato opposto all'ingresso, l'immagine di Durant de Bredon, vescovo di Tolosa, morto nel 1071.

    I capitelli sono vari: animali, intrichi vegetali, scene istoriate e motivi geometrici sono trattati con arte, ispirando i propri temi all'Antico e al Nuovo Testamento.

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